8/23/2011

Voglia d’Asia: 10 festival da non perdere

Alcuni rigorosamente off-limits per le famiglie (vedi full moon party), altri occasioni di celebrazione per turisti di ogni età; dieci festival nazionali per dieci paesi dell’Asia da non perdere.

Full Moon party, Thailandia. Uno dei più frequentati da backpacker e giovani di tutto il mondo, ha luogo ogni mese nell’isola di Ko Pha Ngan, in Thailandia. Purtroppo diventato preda del turismo di massa – ma comunque unico nel suo genere. L’origine del Full Moon Party è un gruppo di amici attorno ad un fuoco accesso, una chitarra e, ovviamente, la luna piena in cielo. Il passaparola l’ha fatto diventare uno dei party più selvaggi del mondo intero.

Full Moon Party, Thailandia. Foto su Flickr di turtle54

Thaipusam, Malesia. Anche il Thaipusam viene celebrato in una notte di luna piena: una delle celebrazioni più multietniche e forse la più unica in tutta l’Asia. Più di un milione di seguaci Hindu approda verso le Batu Caves a Kuala Lumpur e si flagella con uncini infilzati nelle guance e nella schiena, in segno di penitenza. Da vedere per credere.

Thaipusam, Malesia. Foto su Flickr di fiftymm99

Capodanno cinese, Cina. Oramai il mondo intero festeggia il capodanno, ma chiaramente non c’è posto migliore per vederlo che la Cina. La festa dura fino a due settimane consecutive, ma il gran giorno è alla fine del mese, quando i fuochi d’artificio illuminano il cielo in ogni parte del paese, la parate dei dragoni di stoffa marciano per le strade e gli spettacoli di lanterne intrattengono milioni di persone con i loro giochi di luce.

Lanterne rosse al Capodanno Cinese di Pechino. Foto su Flick di benoist
Tet Nguyen Dan, Vietnam. Il capodanno lunare è la festa più importante del Vietnam. Allo scoccare della mezzanotte, “Le Truc Tich” inizia: al suono dei gong e alla luce dei fuochi artificiali, migliaia si riversano per le strade e cacciano dall’uscio gli spiriti dell’anno vecchio, dando il benvenuto a quelli dell’anno venturo.

Un fitto strato di fuochi d'artificio ricopre le strade all'indomani del Tet, Vietnam. Foto su Flick di Bao H

Carnevale di Goa, India. Uno dei festival più popolare tra i backpacker, forse per la sua atmosfera festaiola e i tessuti colorati che svolazzano ad ogni angolo della città. Parate e musica intrattengono visitatori e locali che si riversano per le strade.

Parata al Carnevale di Goa, India. Foto su Flickr di raymasky

Festival delle barche drago, Singapore. Equipaggi di tutte le nazionalità approdano a Singapore ogni anno per partecipare a questo popolarissimo evento. Marina Bay, nel centro di Singapore, fa da sfondo al Dragon Boat Festival, nel corso del quale migliaia di barche riccamente decorate – le dragon boat, appunto – gareggiano l’una contro l’altra al suono dei gong.

Gli equipaggi gareggiano al Dragon Boat Festival, Singapore. Foto su Flickr di Edmund Tan.

Festival di Naadam, Ulan Baatar, Mongolia. L’evento più importante di tutto l’anno, l’origine di questo festival risale alla notte dei tempi. Centinaia di partecipanti si sfidano nei “giochi” (i “nadaam” per l’appunto); gli sport comprendono la corsa dei cavalli, il wrestling, il tiro con l’arco e molto altro ancora.

Nadaam Festival, Mongolia. Foto su flickr di marianacastel
Festa dell’Indipendenza, Indonesia. Ogni anno, il 17 agosto, gli indonesiani celebrano la proclamazione dell’indipendenza dal dominio coloniale olandese. Per commemorare l’occasione, le strade del paese sono invase da sfilate, la musica risuona ovunque e ovunque si possono leggere le parole “Dirgahayu RI” (Lunga vita all’Indonesia”). Tutti quanti vestono il rosso e il bianco della bandiera nazionale.

Indonesiani sfilano tenendo alta la bandiera. Foto su Flickr di Paul & Kelly

Shuangshi Jie, Taiwan. Letteralmente “il doppio dieci”, ovvero il dieci del decimo mese, l’anniversario nazionale di Taiwan si gode al meglio nella capitale Taipei. Parate militari marciano per le strade e la giornata culmina con il grande spettacolo di fuochi artificiali sul fiume Tamsui.

Palazzo presidenziale a Taiwan illuminato a festa. Foto su Flickr di *dans

Compleanno dell’Imperatore, Giappone. Il palazzo imperiale si nasconde dietro impenetrabili fortificazioni nella capitale giapponese, normalmente inaccessibile ai più. Tuttavia, il 23 dicembre è una giornata speciale: i cancelli si aprono e centinaia di giapponesi varcano la soglia del palazzo imperiale per portare i propri ossequi all’imperatore. Un’occasione da non perdere se vi trovate a Tokyo sotto Natale.

Celebrazioni per il compleanno dell'Imperatore in Giappone. Foto su Flickr di  Yuudair


8/19/2011

Micronazioni: tra Ladonia e il Principato di Sealand

Spesso abusive e sicuramente controverse; oggetto di una continua “battaglia” tra chi le occupa e lo stato che (almeno in teoria!) le possiede. Sono le cosiddette “micronazioni” o “micro paesi”, piccole entità territoriali non riconosciute ufficialmente dai governi internazionali.

La città libera di Christiania, di cui abbiamo già parlato, è un esempio – anche se atipico - di micronazione.

E come si fonda una micronazione?

Pare semplice: uno sparuto gruppo di persone decide di recarsi in un posto (geograficamente ridotto - se non minuscolo!) e fondare un paese. Gli ingredienti di base ci sono tutti: cittadini, istituzioni ufficiali ed un territorio. Lo scopo non è l’autodeterminazione, ma spesso l’intrattenimento personale, l’arte e la provocazione.

È questo il caso del Principato di Sealand, forse la micronazione più famosa, fondata nel 1967 su una vecchia piattaforma abbandonata al largo della costa del Suffolk, in Inghilterra. Roy Bates e famiglia, gli occupanti, hanno persino coniato la propria moneta, rilasciato passaporti ed inventato un motto per l’isola: "E mare libertas", la libertà viene dal mare. La bandiera di Sealand sventola sulla piattaforma ed è in vendita – il famoso sito di torrent The Pirate Bay pare abbia tentato di comperare il Principato, senza successo però.

Principato di Sealand. Foto di Flickr di octal

Ladonia invece si trova invece lungo la costa sud della Svezia, nella riserva naturale di Kullaberg. Qui, l’eccentrico artista Lars Vilks, nel lontano 1980, costruì due sculture di legno, chiamate Nimis (“troppo” in latino) e Arx (“arco”). La più famosa, Nimis, è formata da una serie di strutture piramidali, tanti ceppi di legno legati insieme.
Non appena le autorità svedesi vennero a conoscenza della presenza di queste bizzarre “strutture”, le classificarono come edifici, ordinandone la demolizione…che non è mai avvenuta. Ladonia fu proclamata in seguito alla protesta dell’artista nei confronti della decisione delle autorità, gesto che ha aperto una battaglia legale che dura tuttora. Una micronazione viene anche definita come “stato virtuale”, perché esiste ufficialmente solo su internet – e nella mente del suo fondatore. Ma come spiegare allora lo status di Ladonia? È stata non solo fondata in un territorio nazionale, ma addirittura in un’area protetta; ed è ancora nello stesso posto più di dieci anni dopo, divenendo addirittura un’attrazione turistica.

Ladonia: Nimis. Foto su Flickr di Jens Christoffersen

E l’Italia? Anche noi abbiamo avuto una nostra “micronazione”: l’Isola delle Rose era una piattaforma costruita al largo della costa adriatica, dove nel ’68 l’ingegner Rosa fondò la Repubblica Esperantista dell'Isola delle Rose. L’esperimento durò poco: nei due mesi successivi la sua fondazione, le forze dell’ordine la occuparono e ne ordinarono la demolizione. Leggete la storia dell'Isola delle Rose su Wikipedia.

Isola delle Rose, foto su Wikipedia.

Oggi, nella home page della bizzarra organizzazione Seasteading Institute, campeggia la seguente mission: “proseguire nello stabilimento e la crescita di comunità oceaniche permanenti ed autonome, rendendo possibile l’innovazione grazie a nuovi sistemi politici e sociali". Lo scopo del Seasteading Institute è quello di creare nuove società letteralmente in mezzo al mare: creare delle vere e proprie “città galleggianti” (“floating cities”) in cui sarà possibile sperimentare nuovi modelli di società. Riusciranno nella loro impresa? Leggete gli aggiornamenti del loro sito per scoprirlo.

Christiania, in Danimarca. Foto su Flickr di Edoardo Rebecchi

Christiania: scritta sull'arco al momento dell'uscita dalla città libera. Foto di Ariaski su Flick

Francobolli dell'Isola delle Rose. Sull'Isola delle Rose si parlava esperanto!
Ed ecco una lista delle micronazioni su Wikipedia.

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8/17/2011

Berlino insolita: dove vanno i berlinesi?

La porta di Brandeburgo, il Memoriale dell'Olocausto, lo zoo, i resti del muro: i must see li conosciamo tutti, molti di noi ci hanno anche messo piede di persona.

Ma come tutte le grandi metropoli, i berlinesi spesso si dirigono altrove, per evitare il bagno di folla dei turisti.

Luoghi altrettanto affascinanti, ma meno conosciuti, rimangono “nell’ombra del muro”.

Ecco dove andare e cosa fare per uno scorcio di vera vita berlinese.

Nowkoelln Flowmarkt. Berlino è famosa per i suoi mercatini delle pulci, popolari anche tra i berlinesi per lo shopping. Sono luoghi “reali”, pittoreschi e brulicanti di vita – ma purtroppo mercati come Mauerpark e Boxhagener platz sono diventati un campo di battaglia per turisti. Buttatevi invece tra le strade del quartiere di Neukölln per uno scorcio di Berlino autentica al Nowkoelln Flowmarkt, il terzo sabato del mese. Un’atmosfera bohémienne vi accoglierà per le strade di questo quartiere, abitato in prevalenza da studenti ed artisti.

Nowkoelln Flowmarkt, Berlino. Foto su Flickr di _Tasmo

Tacheles. Sempre a Mitte, visitate l’alternativo Tacheles, a metà tra un museo d’arte e un centro sociale. In precedenza centro commerciale, si trova nell’antico quartiere ebraico, di fronte alla sinagoga; gli artisti se ne sono impadroniti e hanno trasformato questo edificio diroccato in un’opera d’arte, dipingendone le pareti e ricavandone uno spazio espositivo per le proprie sculture. Il Tacheles ricorda quasi la Demeure du Chaos di Lyone, con i suoi graffiti e le sue pareti diroccate; mentre il suo destino incerto (gli artisti che vi abitano rischiano di essere sfrattati da un momento all’altro) e l’atmosfera alternativa ci ricorda il quartiere hippie di Christiania, a Copenhagen.

Tacheles, Berlino. foto su Flickr di west_berliner1

Bus, linea 100. Abbandonate i noiosi e preconfezionati city sightseeing tour per i trasporti pubblici, prendete il bus sulla linea 100. Questa linea è molto usata dai berlinesi per muoversi in città ad ogni ora del giorno, ma è anche un modo molto semplice ed economico per osservare la città attraverso una prospettiva interessante. Questa tratta vi porterà attraverso le principali attrazioni della capitale tedesca.

Berliner Teesalon. Bevete un tè al Berliner Teesalon. Questa popolare sala da tè sulla Invalidenstraße serve tè provenienti da tutto il mondo: Taiwan, Giappone, India, Ceylon, Nepal…È anche possibile comprare tè confezionato come souvenir.

Berliner Teesalon. Foto e info @SpottedbyLocals

Dorotheenstädtischer. Passeggiate tra le vie del quartiere Mitte e visitate il cimitero dove riposa lo scrittore Bertold Brecht, insieme ad altre personalità celebri.

Il verde del cimitero Dorotheenstädtischer. Foto su Flickr di SusanneK

Vi lasciamo a qualche altra bella foto:

Tacheles, Berlino. Foto su Flickr di dolce_luna

Merce esposta al Nowkoelln Flowmarkt. Foto su Flickr di _Tasmo

Tacheles di Berlino. Foto su Flickr di ram35783


8/10/2011

Viaggio in Cornovaglia, tra villaggi e scogliere

Mini guida della Cornovaglia, forse la più bella regione dell’Inghilterra. Non perdiamo tempo e vediamo subito le attrazioni da non perdere per un viaggio in Cornovaglia.

Un must assoluto sono le seguenti attrazioni:

1 Truro. Considerata la capitale simbolica della Cornovaglia, con la sua Cattedrale neogotica e le sue tranquille passeggiate lungofiume; il nome “Truro” deriva da “tri-veru”, che significa “tre fiumi”. Nonostante la sua atmosfera pastorale, Truro è una cittadina piccola ma moderna: nel 2008 ha ospitato il primo Gay Pride della Cornovaglia e ogni anno, a settembre, ha luogo il Carnevale di Truro (Truro Carnival), con musica ad ogni angolo ed esibizioni artistiche, nonché spettacoli pirotecnici.

2 Il tratto di costa che va dal villaggio di St Ives fino a Penzance, passando per il suggestivo Land’s End. Fate tappa nel villaggio di St Agnes, dove il tempo sembra essersi fermato. Questa zona della Cornovaglia è molto popolare tra i surfisti; per chi se la sente, vi sono numerose spiagge per i principianti.

3 La penisola di Lizard, in particolare il suo Lizard Point e la spiaggia di Kynance Cove.

4 Bodmin Moor, la brughiera, sulle cui colline potrete ammirare le curiose sculture di roccia chiamate “Cheesewring”, proprio perché assomigliano a pile di formaggio

"Cheesewring" a Bodmin Moor, Cornovaglia. Foto su Flickr di Lantaii

Non perdetevi neppure la Dozmary Pool, sempre in zona, lago in cui si dice riposi la vera spada di Re Artù, Excalibur.

5 St Michael's Mount. Cosa vi ricorda il nome “St Michael's Mount”? Guardate questa foto
St Michael's Mount, Cornovaglia. Foto su Flickr di John Harper Photography
Certo, il Mont Saint-Michel in Francia! Circondato da splendidi giardini, il St Michael's Mount, nello splendido tipico villaggio inglese di Marazion, non può mancare sulla lista.

6 Dartmoor National Park. Osservati gli splendidi pony selvatici che scorrazzano liberi nel Dartmoor National Park e passeggiate tra meraviglie naturali da toglierre il fiato.

La Cornovaglia possiede anche giardini di straordinaria bellezza, come il Longcross Victorian Garden, giardini in stile vittoriano che si affacciano sulla costa di granito; spettacolare esempio di giardini terrazzati sulla costa. Vista mozzafiato su Port Isaac e Port Vani Quin.

7 Devon: English Riviera ed Exeter. Certo, non aspettatevi di trovare le Cinque Terre – tuttavia, questo delizioso agglomerato di villaggi di pescatori è comunque una piacevole sorpresa. La English riviera si estende a ferro di cavallo nel Devon del sud e comprende Brixham, Paington e Torquay; quest’ultimo è anche il città natale della famosa scrittrice Agatha Christie, onorata ogni anno nell’Agatha Christie Festival, a metà settembre. Lungo questo splendido tratto di costa britannica avrete modo di esplorare numerosissimi luoghi legati in qualche modo alla vita della “regina del giallo”: ad esempio il molo di Princess Pier, dove la scrittrice si divertiva a scorrazzare con le amiche in rollerblade, oppure Beacon Cove, la sua spiaggia preferita.

Brixham, Devon. Foto su Flickr di ©Komatoes

Fate tappa nell’antica cittadina di Exeter per ammirarne la bella cattedrale e questo edificio dalla forma curiosa, soprannominato appunto “the house that moved” (la casa che si è mossa”).

The House That Moved, Exeter. Foto di Flickr di  Tigx27

E ora, una top 5 delle attrazioni meno conosciute della Cornovaglia, per un itinerario “off the beaten track”:

1 l’incisione nella roccia di Crantock Beach, nei pressi di Newquay. La storia racconta che una donna a cavallo fu sorpresa sulla spiaggia dall’alta marea e trascinata in mare, dove affogò. Il suo innamorato allora incise una bella poesia sulla scogliera, in sua memoria. La poesia recita:

Mar not my face but let me be
Secure in this lone cave by the sea
Let the wild waves around me roar
Kissing my lips for evermore

Iscrizione di Crantock Beach. Foto su Flickr di Dave Harris Finchingford Gun Dogs

2 La chiesa perduta. Nei pressi di Perranporth, giace una placca commemorativa che recita: “Questo monumento di pietra è dedicato alla gloria di Dio e in memoria di San Pirano, missionario irlandese e Santo Patrono di Tinners, giunto in Cornovaglia nel 6 ° secolo. Sotto questa pietra è sepolto l'Oratorio che porta il suo nome, eretto sul luogo santificato dalle sue preghiere. Ottobre 1980”. Ebbene sì, sotto la placca è sepolta un’antica chiesetta, lasciata alla mercé della sabbia e del vento dagli anni ’70, quando fu (seppur per breve tempo) portata alla luce. Affascinante!

St Piran's Oratory, Cornovaglia. Foto su Flickr di Stocker Images

3 St Nectans Glen. Vicino al villaggio di Tintagel, si tratta di una cascata immersa nel verde, alta quasi 20 metri. La cascata si trova in una proprietà privata, accessibile per una modica cifra; ne vale la pena. La cascata è diventata un luogo di meditazione, grazie alla pace e al silenzio che vi regnano: sugli alberi attorno alla cascata possiamo vedere tanti fiocchetti che simboleggiano i desideri, insieme a fotografie per ricordare i propri cari defunti.

4 La prigione “stregata” di Bodmin. Nella zona di Bodmin Moor, potrete visitare quest’antica prigione, ora restaurata, ma che conserva il fascino lugubre dell’epoca.

5 Zennor Head. La leggenda dice che una sirena viveva tra le acque antistanti la costa di Zennor Head. Situato nei pressi di St Ives, questo delizioso villaggio è una gemma nascosta che merita di essere scoperto: la chiesetta di pietra, il tranquillo cimitero, il drammatico spettacolo delle onde che si infrangono sulle scogliere e, ovunque, il verde delle colline: in pratica, la quintessenza della Cornovaglia.

Un articolo a sé meriterebbero le spiagge della Cornovaglia, alcune così belle da entrare in competizione con il sud dell’Europa. Lasciamo a voi il piacere di scoprirle.

Land's End, punta ovest della Cornovaglia. Foto su Flickr di Roger B.

8/08/2011

Strade panoramiche USA, la nostra top 5

Una carrellata delle più belle autostrade panoramiche degli USA


È difficile resistere al richiamo della strada nel pieno dell’estate - e con la nostra top 5 delle autostrade panoramiche più spettacolari degli Stati Uniti, quest'anno saprete esattamente dove puntare la cartina. Dalla più ovvia Highway 1 in California passando per la meno conosciuta Going-to-the-Sun Road, nel Montana. Abbiamo scelto questi percorsi per la loro storia, per i loro paesaggi naturali e per la loro bellezza selvaggia. Come se non bastasse, questi percorsi vanno bene per  tutto l'anno e tutte le stagioni.

Ecco allora la nostra top 5.

Blue Ridge Parkway

La Blue Ridge Parkway si estende per circa 750 km lungo i Monti Appalachi meridionali e orientali e collega tra due parchi nazionali: il Virginia Shenandoah National Park e North Carolina Great Smoky Mountains National Park. Più volte indicata  come la strada preferita degli americani, è certamente la prima strada panoramica rurale del paese - parti di essa risalgono addirittura al 1930 - e la più lunga, con panorami mozzafiato ad ogni angolo e decine di opportunità per distrarvi quando avrete bisogno di allungare le gambe.

Blue Ridge Parkway, USA
L'autunno è la stagione migliore per guidare in questo tratto - gli alberi tinti di rosso e il manto di foglie autunnali sul terreno – anche maggio è un buon momento. Parte di essa è la spettacolare Skyline Drive, nel momento in cui la Blue Ridge Parkway attraversa la Shenandoah National Park, con tante possibilità di avvistare la fauna locale.

Hana Highway

Non c'è da meravigliarsi che l’amore per la propria terra è il fondamento della tradizione hawaiana. Fata un giro sulla Hana Highway nelle Hawaii e capirete il perché. Questa serpentina inizia a Paia, famosa per i suoi lidi frequentati dai surfisti e continua a zig zag verso est lungo la costa per più di 80 km, abbracciando 600 tornanti, 54 ponti e toccando alcuni dei luoghi più spettacolari dell'isola. Il Keanae Arboretum (un giardino esotico botanico), le Waikani Falls (un trio di scivoli crash), le Ka'eleku Caverns e il Waianapanapa State Park si trovano tutti nelle immediate vicinanze.

Hana Highway, Hawaii, foto su Flickr @DisGuyLa

Highway 1

La maggiore autostrada della California costeggia la gloriosa Golden State del Pacifico, a partire da "So Cal", vicino a San Luis Obispo, fino alle foreste di Monterey. Mentre le curve brusche e alcuni tratti a picco sulla scogliera rendono la guida impegnativa (una sezione è stata soprannominata la Devil’s Slide, lo scivolo del diavolo, per via di frane e di erosione continua che hanno a volte reso la strada impraticabile), ma sarete ricompensati dalla vista delle onde che si infrangono sulle scogliere scolpite dal mare, dalle belle spiagge spazzate dal vento e dal mare punteggiato da lontre e leoni marini.

Fate tappa nelle incantevoli città costiere di Carmel-by-the-Sea e Laguna Beach. Ci sono inoltre infinite opportunità per quanto riguarda le attività da intraprendere lungo il vostro viaggio, in particolare intorno alla zona di Big Sur: qui potrete camminare attraverso le foreste di sequoie, andare in cera di conchiglie sulle spiagge e accamparvi sotto le stelle.

Highway 1, foto su Flickr @Daniel Peckham

Highway 12

Canyon di roccia rossa spazzati dal vento, massicci di arenaria, laghi incontaminati, catene montuose tappezzate da chilometri di foreste di pini: questo è il sud dello Utah. Questa strada collega luoghi rinomati come Bryce Canyon e Capitol Reef.

La Highway 12 dello Utah, nota altresì come Highway 12 “Scenic Byway” (una specia di strada panoramica secondaria), è una delle 27 strade insignita del titolo di “All-American Road”. Questo titolo viene dato a quei percorsi che hanno talmente tante attrazioni turistiche da essere considerati attrazione in sé e per sé. Questo percorso spettacolare attraversa il Grand Staircase-Escalante National Monument, si arrampica sulla Boulder Mountain e passa in mezzo alla Dixie National Forest. Spettacolari i tramonti sui canyon.

Highway 12, foto su Flickr @-=Cheese=-

Going-to-the-Sun Road

Questa spettacolare strada panoramica lunga 80 km è il modo migliore per ammirare l’opera di erosione dei giganteschi ghiacciai del Montana, nel Glacier National Park. Aperta solo da inizio giugno fino a metà ottobre (o comunque fino alla prima nevicata), la Going-to-the-Sun Road, nome appropriato per un percorso che si arrampica fino al maestoso Continental Divide, con i suoi ripidi tornanti, attraversa il West Glacier National Park attraversando ogni tipo di paesaggio: aspre montagne, laghi montani, ripide gole e canyon.

Going to the Sun Highway, Foto su Flickr @JaniceNolan_braud
Il percorso offre numerosi punti di osservazione (overlooks), tra cui il Logan Pass e il Jackson Glacier Overlook, dai quali potrete ammirare una vista che vi lascerà a bocca aperta. Chalet di montagna e campeggi non mancano lungo tutto il percorso, se doveste decidere di prolungare il vostro viaggio.


Un consiglio? Per visitare gli USA in auto, date un'occhiata a Coastocoast.it!


In inglese leggi Best US Scenic Routes.