6/28/2011

Festival estivi: Benicàssim!

Inizia l’estate e gli amanti del rock non possono perdersi Benicàssim!

 Il Festival Internazionale di Benicàssim (conosciuto anche come FIB) animerà l’omonima cittadina della Costa del Azahar dal 14 al 17 luglio, come da ormai dieci anni a questa parte.

Il festival quest’anno recupera il suo nome storico  - non più FIB Heineken quindi, anche se la famosa marca di birra continuerà a sponsorizzare l’evento.

Dal FIB 2010:

FIB Heineken 2010, fibers @ Benicàssim


Con 17 anni di festival alle spalle, che non sono pochi, il FIB aspetta quest’anno più di centomila persone, che si riuniranno durante gli otto giorni di festa in questa cittadina di levante per sfruttare il sole, la spiaggia, la musica e il bell’ambiente internazionale che caratterizza Benicassim in questo periodo dell’anno.

Otto giorni perché il campeggio aprirà addirittura l’11 luglio e rimarrà aperto chiaramente fino al 18. Il prezzo del biglietto è lievitato: i 145€ della tarda primavera sono ormai un sogno, con un solo giorno che ne costa ben 70, a quasi quindici giorni dall’inizio del festival. Spezziamo tuttavia una lancia nei confronti dell’organizzazione, che in questo momento di crisi, soprattutto per la Spagna, ha lanciato un’offerta speciale per i disoccupati, che potranno pagare il biglietto a rate di circa 50€ ciascuna.


Ecco il link al sito ufficiale dove potrete comprare i biglietti per il FIB (in inglese).

Ovviamente il festival ha un camping privato per gli ospiti, ma niente paura: qualora tutti i biglietti andassero sold out, ricordatevi che Benicassim è anche una rinomata località turistica – famosa in tutta Europa per le sue spiagge artificiali; non avrete certo problema a trovare un alloggio alternativo al campeggio.

Il FIB non è un semplice festival, è un’esperienza unica e totale: quattro giorni di contatto con un ambiente internazionale e multilingue, belle spiagge e per finire, ottima musica.

La line up, non ancora definitiva, è per tutti i gusti e vanta artisti del calibro degli Arcade Fire, Arctic Monkeys e Strokes, che presenteranno il loro quarto album, uscito di recente.

Tra gli artisti, oltre ai sopra citati, vi sono: Portishead, Chase and Status, Primal Scream, Pendulum, Brandon Flowers, Mumford & Sons, Beirut e Noah & the Whale.

Ecco la locandina di quest’anno:




Festival-goers: le regole d’oro



Da portare con voi assolutamente:

carta igienica, salviettine umide, disinfettante per le mani sul fronte dell’igiene; crema solare (un must!); torcia (per tornare alla tenda quando fa buio, preparare i drink, montare la tenda e quant’altro…); kit di primo soccorso (o semplicemente, cerotti e paracetamolo, indispensabile!).

Da NON portare con voi:

passaporto, mp3, macchina fotografica costosa o altri oggetti di valore. Fate una copia di un documento di identità, considerate l’idea di acquistare una macchina usa e getta, non portate nulla di cui potete fare tranquillamente a meno per un weekend. Gli oggetti vengono sì rubati dalle tende, non fate l’errore di fidarvi troppo.

E ricordate...

Non piantate la tenda vicino ai bagni o ai sentieri (troppo rumoroso), ma soprattutto non dimenticatevi dove l’avete piantata…

Cercate di avere il telefonino carico al momento dell’arrivo. Questo vi salverà code lunghissime per ricaricarlo.

Accordatevi con i vostri amici per un punto di incontro qualora ci si dovesse smarrire; i telefonini non sempre funzionano nei grandi festival.

Se viaggiate in macchina, lasciate almeno un cambio di vestiario di scorta in auto per il viaggio di ritorno.



Vi lasciamo alle immagini!


Gorillaz al FIB 2010:

Gorillaz @ Benicàssim

FIB Heineken 2010, Recinto = Venue

Altre immagini da Benicàssim: festival-goers!





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6/27/2011

Spagna sull’orlo del precipizio

Per molti la Spagna è sinonimo di spiagge da sogno, invase dai turisti in ogni momento dell'anno.

Eppure la Spagna vanta un lato più profondo, nel vero senso della parola.

Siamo a Ronda, 100 km da Malaga:

Un’intera città di trentamila abitanti costruita sull’orlo di un precipizio da vertigini: questa è Ronda, cittadina andalusa dalle origini antiche (esisteva fin dal Neolitico). Il fiume Guadalevìn taglia la città in due parti e ha scavato un vero e proprio canyon profondo più di 100 metri (“El Tajo”).

Tre ponti attraversano il precipizio: il Puente Romano, il Puente Viejo e il Puente Nuevo; quest’ultimo è il più alto – 120 metri sopra il letto del canyon. Si dice che, nel corso della storia, criminali o dissidenti politici siano stati condannati a saltare dal ponte come punizione. Per chi suona la campana, di Ernest Hemingway, trae ispirazione da un avvenimento storico realmente accaduto: l’assassinio di gruppo di simpatizzanti nazionalisti, che furono lanciati da un ponte sospeso nel vuoto in un paesino andaluso (dove, se non a Ronda?).

La città stessa si è sviluppata sull’orlo del burrone:

The Ronda Gorge

I ponti (soprattutto il Puente Nuevo) sono sicuramente i paesaggi che rimangono più impressi nella memoria dei visitatori, nonostante la cittadella possegga numerose attrattive – i bagni arabi, la chiesa di Santa Maria Maggiore, le viuzze strette che scendono e salgono, la Plaza de Toros.

Hemingway (come già citato) e Orson Welles trascorsero numerose estati nel quartiere vecchio chiamato La Ciudad. Fiesta è ambientato proprio a Ronda durante la corrida, ma tanti altri romanzi e racconti furono concepiti e scritti tra le mura di questa città.

Ronda dista circa un paio d’ore da Malaga. Seguite questo link per un preventivo gratuito sul vostro noleggio auto a Malaga.

Spostiamoci a Castellfollit de la Roca, in Catalogna.

Siamo quasi al confine con la Francia. Gli abitanti di Castellfollit certo non soffrono di vertigini…

Catalunya: Castellfollit de la Roca

Queste “scogliere” di lava sono frutto combinato di un’eruzione vulcanica avvenuta millenni fa e dell’azione erosiva di due fiumi (Fluvià e Toronell): la roccia basaltica è composta da due colate di lava sovrapposte, avvenute in due momenti diversi della storia.

La vista è veramente spettacolare:

Castellfollit de la Roca

Il paese stesso è dotato di un fascino unico: minuscolo (uno dei più piccoli della regione), attraversato da viuzze dal sapore medioevale; la maggior parte delle abitazioni è costruita in roccia vulcanica.

Castellfollit de la Roca dista circa 38 km da Figueres (dove il bel Museo Dalì ha sede), 46 km da Girona e circa 145 km da Barcellona. Fai un preventivo gratuito per il tuo noleggio auto all’aeroporto di Barcellona e all'aeroporto di Girona.

Ora spostiamoci dalle zone più note verso un percorso da brivido:

Desfiladero de los Gaitanes. Caminito del Rey.

El Caminito del Rey, sempre in provincia di Malaga. Il fiume Guadalhorce ha creato questa spettacolare gola, chiamata appunto la Garganta del Chorro. Il sentiero si allunga per 7 km, da Salto del Chorro a Salto del Gaitanejo. Il percorso è per i più coraggiosi; non è soggetto a manutenzione, è severamente deteriorato e alcuni parti sono crollate. Ecco perché il Caminito del Rey è ufficialmente chiuso,  in seguito a due incidenti fatali nel 1999 e nel 2000: non si tratta certo di una semplice passeggiata in montagna quindi...
Il sentiero prende il nome da re Alfonso XIII, che lo ha attraversato nel 1921. Il governo spagnolo parla di ristrutturare e riaprire il sentiero; per ora la soluzione ideale è ammirarlo dal treno che attraversa la vallata; certo non le stesse emozioni, ma almeno nessun rischio…

Perché insediarsi in cima ad precipizio quando si può semplicemente plasmare la roccia e ricavarne le proprie case?

È quello che hanno fatto a Setenil de las Bodegas, un paesino andaluso di poco più di duemila anime, la cui routine quotidiana si svolge all’ombra di una gigantesca rupe.

Setenil de las Bodegas

Simile a Castellfollit de la Roca è Cuenca, paesino dell’omonima provincia. L’attrazione principale di Cuenca sono le celeberrime Casas Colgadas, edifici i cui balconi in legno sono sospesi sul precipizio: voi abitereste qui?

Cuenca, casa Colgadas

Anche i paesini di Arcos de la Frontera (vicino a Cadice) e Sorbas sono sospesi su un promontorio.

Ecco che quindi la Spagna non è solo mare e sabbia, ma si rivela una terra che presenta una straordinaria diversità dal punto di vista geografico (e culturale).

Abbiamo dimenticato qualcosa? Segnalatelo con una mail a traveljigsaw@gmail.com!

Volete altre immagini spettacolari? Andate a vedere questo sito, articolo "Spain on the edge".

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6/24/2011

Flower Power: gli Hippie comprano Christiania

Da quasi quarant’anni la “città libera” (fristaden) di Christiania, nell’omonimo quartiere di Copenhagen, è il rifugio di tutti gli hippie e gli artisti della città. Il governo danese ha minacciato di “normalizzare” uno dei più grandi complessi abusivi di tutta Europa, ma la lotta, che andava avanti con tenacia da più di 8 anni, si è conclusa decisamente a favore dei “residenti”: costoro potranno acquistare il diritto di usufrutto tramite un fondo pari a circa dieci milioni di euro.

christiania home
Ecco l'articolo su Repubblica.

Questa piccola “città nella città” è una comunità fondata all’inizio degli anni ’70 in una serie di caserme abbandonate, proprio di fronte alla celebre statua della Sirenetta di Copenhagen.
Le case abbandonate negli anni '70 potevano essere “rivendicate” come proprie semplicemente pitturando la scritta “Optaget” (“Occupata”) sulla porta. Una ex residente ricorda su Virtualtourist la nostalgia della propria infanzia trascorsa a Christiania:

Le mie estati a Christiania sembravano non finire mai - nuotavamo e andavamo sul canale con le canoe, saltavamo dal ponte rotto a metà, cavalcavamo i cavalli senza sella, mangiavamo cibo organico e vivevamo avventure fantastiche lungo le vecchie fortificazioni”.

Ora gli abitanti pagano l’affitto, che serve per la manutenzione generale dell’area.

Christiania, simbolo di una vita alternativa alle nostre abitudini frenetiche, è diventata un’attrazione turistica in sé e per sé; all’entrata un cartello di legno recita “Christiania”, sul cui retro però si legge la frase significativa “You are now entering the EU” (“state per entrare nell’Unione Europea”).

You are now entering the EU

Nel quartiere vi sono ristorantini vegani, bancarelle di prodotti locali, negozi che vendono prodotti organici e provenienti dal commercio equo e solidale, un mercato di frutta, un negozio di souvenir, una panetteria e il famoso negozio di biciclette di Christiania – divenuto famoso anche perché non sono ammesse auto all’interno della comunità.
Non mancano i locali e le gallerie d’arte; c’è anche un teatro e una stazione radio. Tra i locali in cui è possibile sentire musica dal vivo, c’è il Musikloppen, uno dei più in voga della capitale.

A Christiania l’uso e la vendita di cannabis è tollerata, anche se è severamente vietato l’uso di droghe pesanti, nonché di armi; non vi sono automobili, né illuminazione artificiale lungo le strade. Il quartiere ha una propria bandiera e gode di uno status amministrativo speciale, in quanto la municipalità di Copenhagen ha ceduto parte dei suoi poteri alla comunità nel 1989.

Le foto sono vietate, soprattutto lungo la celebre “Pusher Street”, ma una visita, per chi si trova a Copenhagen, è decisamente consigliata. Vi sono tour guidati o vi si può entrare liberamente: la zona pullula di artisti e personaggi di ogni sorta.

Church of Our Saviour, Copenhagen

C’è anche una bella chiesa, chiamata la Church of Our Saviour (“Chiesa del nostro Salvatore”), famosa per la sua punta quasi da castello delle fiabe – culmina in una spirale. La leggenda metropolitana vuole che l’architetto che l’ha progettata si sia suicidato dalla sua torre, una volta realizzato che la spirale gira in senso sbagliato – antiorario.

Per saperne di più sulla controversa storia di Christiania, vi consigliamo di dare un’occhiata alla pagina di Wikipedia.

Info.
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Alla prossima!

Freetown Christiania

Christiania 2

Foto @yezdk su Flickr

6/22/2011

Tutti all’Electro Beach Festival a Benidorm

Per un’estate all’insegna della musica elettronica


Il nostro primo articolo dedicato ai festival dell’estate. La Spagna è la destinazione estiva per eccellenza, con le sue spiagge che brulicano di vita; se poi queste si animano ancora di più a ritmo di musica, cosa c’è di meglio? All’insegna del festival “low cost”, Benidorm ospita la seconda edizione dell’Electro Beach: in quattro giorni, dal 24 al 27 agosto, si contenderanno il palco i maggiori dj del panorama internazionale.

Il festival di Benidorm promette quattro giorni di spiaggia, sole e festa. Più di 50 dj hanno già confermato la loro presenza e si alterneranno in diversi palchi sparsi per tutta la città di Benidorm; si va dagli emergenti fino ai grandi nomi, quali Oscar Mulero, Cristian Varela, Ben Sims, Steve Lawler e Technasia.


L’avvenimento principale di tutto il festival è il Global Party, che si celebra sabato 27 agosto nel parco a tema di Terramítica. In tre distinti palchi (palco principale e techno, Supermartxé e palco Experience), gli spettatori potranno assistere a dj set di: Steve Lawler, Planetary Assault Systems, Cristian Varela, Óscar Mulero, Maetrik, Technasia, AB García, Hugo Sánchez, Vitti, Nacho Peña, Nalaya, Audium Club, Ibiza White Experience, Vip Elegance e molti altri ancora da confermare.

Il venerdì notte è invece il turno della Clubbing Night, con dj session di Ben Sims e Matthias Tanzmann, tra gli altri.

Benidorm

Dj session gratuite

È possibile approfittare di dj session gratuite e aperte a tutti quanti. La Sunset Session è in programma tutti i giorni, nella zona di El Mirador del Castillo, uno dei luoghi più belli di Benidorm: fa da spartiacque tra la spiaggia di levante e quella di ponente e regala viste da favola, specialmente al tramonto e al sorgere del sole.

Un’altra dj session gratuita è quella del Beach Stage, tutte le sere nella Playa de Levante.

Benidorm è scherzosamente soprannominata la “Manhattan di Spagna” o anche “Beniyork”, per via dello “skyline” formato dagli hotel e dai palazzi di appartamenti (Il Grand Hotel Bali è l’hotel più alto d’Europa).
Si trova a poco più di mezzora d’auto da Alicante…nel vostro viaggio in Spagna, vale la pena fare tappa a Benidorm per questo festival. Prenotate con noi il vostro noleggio auto Spagna.




6/21/2011

Barcellona, non solo Gaudì e Sagrada Familia



Barcellona, la capitale del divertimento della Spagna continentale, vanta anche un patrimonio artistico e culturale di gran pregio.

Senza esitare, partiamo subito dai must-see della capitale della Catalogna:

1) La Sagrada Familia. Simbolo di Barcellona, vi sfidiamo a salire i 300 e più gradini per arrivare fino in cima. I lavori per questa straordinaria opera d’arte sono iniziati nel lontano 1882, con Gaudì che prese le redini del progetto un anno dopo (vi lavorò sino alla sua morte).
2) Il Parco Güell. La vita del celebre architetto Antoni Gaudì e il patrimonio culturale della metropoli sono inscindibili l’uno dall’altra. Questo parco verde è uno dei capolavori di Gaudì, pensato come “città-giardino”, è patrimonio mondiale UNESCO e ospita la famosa fontana della Salamandra.
3) Casa Batlló e Casa Milà. Seguiamo sempre le orme del grande architetto: soffermatevi per un attimo in fronte al tetto “di squame” di Casa Batlló e fate la passeggiata più surreale del vostro soggiorno tra i tetti de La Pedrera, o Casa Batlló, che fu anche abitazione di Gaudì.
4) Passeggiate sulle Ramblas, uno dei viali più famosi al mondo.
5) Perdetevi tra le strade e i sapori del Barrio Gótico, il quartiere storico di Barcellona.

Barcelona

Questa top five di attrazioni “metropolitane” attrae un turismo di massa in tutte le stagioni, ma Barcellona non è solamente Gaudì e Sagrada Familia. Qualche giorno di permanenza è sufficiente per una visita più approfondita.

Gli amanti dell’arte non vorranno perdersi il Museo di Picasso e il Museo di Mirò, uno dei più eccentrici pittori spagnoli. Il Museo Nazionale dell’Arte Cataluña si trova esattamente di fronte alla Fontana Magica di Montjuice, un quartiere dove consigliamo vivamente di soffermarsi se avete tempo a disposizione. Tra gli edifici degni di nota, a parte il Museo, ricordiamo lo Stadio Olimpio, la bizzarra Torre de telecomunicaciones, il Castello di Montjuice e il Poble Espanyol (il Paese spagnolo), un museo a cielo aperto in onore dell’architettura e dell’artigianato spagnolo. Il Museo Mirò si trova nell’area, a qualche minuto a piedi dal Museo Nazionale.

A WONDERFUL HAPPY NEW YEAR TO ALL FLICKR FRIENDS!
Fontana magica di Montjuice

A Montjuice c’è anche un grande giardino botanico e un pittoresco cimitero monumentale, dove riposa lo stesso Juan Mirò.

Non dimentichiamoci delle tante attrazioni situate a poche decine di minuti d’auto da Barcellona, adagiate lungo quella striscia di sole e divertimento che è la Costa Brava. Iniziando con il Museo Teatro Dalì, a Figueres, la cui visita è raccomandata anche dai non appassionati.

Spingetevi invece a sud, sulla Costa Daruda, per visitare la bella Tarragona; passeggiate lungo la moderna “Rambla Nova” o lungo le imponenti mura antiche.


PICT0689
Torre de telecomunicaciones

Barcelona botanical gardens
Giardino Botanico

6/20/2011

Figueres, perla della Catalogna

Figueres è una cittadina del nord della Catalogna, situata quasi al confine con la Francia, ad una manciata di minuti dalla costa. Di origine romana, fu un’antica fortezza catalana – le mura medioevali e il Castello di San Ferran rimangono tra le attrazioni principali.

Il Castello di San Ferran domina la città da una collina, dove è consigliato salire anche solo per godersi il panorama. Il centro storico, il cui fulcro è la bella Plaza del Ayuntamiento, conserva un'atmosfera medioevale, grazie anche alle tracce delle antiche mura.
Figueres

Come se non bastasse, Figueres fu luogo di nascita del celebre artista Salvador Dalì, il che basta a rendere il luogo unico. Il suo – assai peculiare – museo attrae centinaia di visitatori, curiosi di ammirare da vicino il genio e la follia del grande maestro.

Il Museo Dalì, o Museo Teatro Dalì, è stato un’antico teatro di Figueres che ha ospitato la prima mostra dell’artista. Fu bombardato durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruito, per volere di Dalì stesso e del sindaco, ed adibito a spazio espositivo permanente del cittadino più celebre di Figueres. Il Museo ospita quadri e bizzarre sculture, alcune delle quali coinvolgono il visitatore in prima persona. Dalì ha scelto di essere sepolto qui, nella cripta sotterranea, in una tomba da lui stesso progettata.
Foto @Ian Humes su Flickr

Figueres è situata a circa un’ora e mezza di macchina da Barcellona e a circa 40 minuti dall’aeroporto di Girona, il più trafficato e frenetico della Catalogna, dove atterrano i voli low cost. È un peccato perdersi uno scorcio di vera vita cataluña ad una manciata di minuti dalla vostra destinazione principale (che supponiamo sia Barcellona!). Fate tappa qui per ammirare la follia e il genio di Dalì: prenotate il vostro noleggio auto Spagna con noi (il noleggio auto è possibile anche a Figueres, in stazione e in centro, ma diamo quasi per scontato che vorrete ritirare l’auto comodamente all’aeroporto di Girona).

Dali Museum Figueres 004
Figueras

6/17/2011

Hawaii: una guida di viaggio

Le spiagge hawaiane sono il meglio che un viaggiatore possa aspettarsi, un paesaggio da cartolina: sabbia bianchissima, palme e noci di cocco, acque cristalline.

Makapu'u Point/ Hawaii/ Oahu/ Ocean/ Portrait/ Landscape/ HI

Inutile dirlo, le Hawaii sono molto di più che spiagge da sogno - state camminando nella fitta vegetazione di una foresta tropicale e nel giro di un'ora ammirate una vista mozzafiato dalla cima di un promontorio a picco sul mare:   solo un esempio della estrema varietà che caratterizza i paesaggi hawaiani.

Le Hawaii sono composte da otto isole principali: l'omonima isola (chiamata appunto Hawaii, o "Big Island") è la più grande, Oahu e Maui le più "turistiche", Molokai la più gettonata da chi preferisce le mete "of the beaten track", quelle meno battute dal turismo di massa.

Attrazioni da non perdere alle Hawaii:


Hawaii Volcanoes National Park. Foto @Chriscious su Flickr
  • Hawaii National Volcanoes Park, il parco più visitato; spettacolare la vista delle lingue di lava incandescente che si buttano nel mare;
  • Honolulu. Una visita alla capitale è d'obbligo, ma non fermatevi troppo: la metropoli è letteralmente invasa dai turisti.
  • Kalupapa. Spiaggia chiusa dai promontori più alti delle Hawaii, ci si arriva in groppa ad un mulo, attraverso un sentiero tortuoso che scende dal crinale. Indimenticabile;
  • Il Waymea Canyon. Il Canyon del Pacifico si trova a Kauai; è praticamente uguale al cugino della "terraferma", in Colorado e in più ha anche una spettacolare cascata.
  • Diamond Head. Il simbolo delle Hawaii, è un massiccio montuoso a forma di ferro di cavallo e si trova alle porte di Honolulu.

Hawaii Peacock

Esplora le Hawaii in auto. Honolulu arrivoooo!!!

Curiosità. Merlino, il mago del celebre cartone Disney "La spada nella roccia", NON esclama "Honolulu arrivooooo" nel film in lingua originale, ma "Blow me to Bermuda!". Uno shock culturale, almeno per chi scrive!

##Do you want to read this article in English? Find out about Hawaii's unmissable attractions at car rental Hawaii.##

6/16/2011

Kitty, il gatto più avventuroso del mondo

Un gatto viaggia per il mondo insieme ai suoi padroni. Una coppia francese approda in Florida per cominciare un’impresa quasi epica: un viaggio di 18 000 chilometri a piedi da Miami, negli USA, a Ushuaia, nella Terra del Fuoco Argentina.

La coppia francese non si aspettava certo di imbattersi in un micino abbandonato, in Louisiana, che da allora li ha accompagnati nei loro viaggi. Nelle foto delle loro avventure, si vede spesso Kitty che riposa sullo zaino da “backpacker”, dove i padroni hanno anche allestito un mini ombrellino per ripararlo dal sole.

Le ultime notizie di Kitty risalgono all’incirca al mese scorso, quando Kitty e i suoi padroni sono passati per il Guatemala, come si legge sulla loro pagina ufficiale di Facebook (Kitty Turnoftheworld).

Un nome ordinario (“Kitty” in inglese significa “gatto, gattino”) per un gatto senza dubbio fuori dal comune!  Kitty ha attraversato gli USA per entrare in America centrale, dove i padroni hanno girato video (popolarissimi su Vimeo) in Colombia e Panama.

Alcune foto tratte dal loro sito ufficiale:



L'itinerario di Kitty: dalla Florida alla Terra del Fuoco.

6/15/2011

Transilvania, una meta insolita

Cittadelle medievali con stradine di ciottolato, fortezze e castelli da film horror; per non parlare degli splendidi scenari naturali e delle strade panoramiche: questo ed altro può offrivi la Romania, soprattutto la zona meridionale, meta turistica di alto valore e da non sottovalutare.

La Romania, patria del celebre Vlad (soprannominato Dracul, il "dragone"), è la meta per eccellenza degli amanti del mistero, con Sighişoara come capitale della leggenda. Sighişoara è una cittadina della storica regione transilvana, appunto città natale di Dracula; la sua cittadella fortificata, costruita su una collina, è patrimonio mondiale UNESCO. Da visitare, oltre al centro storico, con la sua famosa Torre dell’Orologio, anche la presunta abitazione di Vlad, celebrata da una placca di marmo.

Imperdibile anche il castello di Bran (sotto in foto), non lontano dalla stessa Sighişoara  - le due località si trovano rispettivamente a circa tre e quattro ore di viaggio dalla capitale (condizioni meteorologiche permettendo), nella stessa direzione.

Bran Castle

La leggenda di Dracula rimane collegata anche ad altri due castelli, Poenari e Hunyad; sebbene Bran sia il castello più famoso, Poenari è sicuramente il più “spettrale”: ora in rovina, costruito su un precipizio per volere dello stesso Vlad, è raggiungibile dai visitatori tramite una scalinata di 1500 graditi ed è uno dei posti più “infestati” al mondo. Inoltre, il castello di Poenari è costruito ai lati della Transfăgărăşan, celebre strada panoramica che si snoda per oltre 90km per le montagne impervie della Romania.


La Transfăgărăşan, con i suoi tornanti si arrampica sulle montagne selvagge della Romania, fino a culminare nella veduta panoramica del Lago di Bâlea, a duemila metri di altezza. Da sempre inclusa nella top ten delle strade panoramiche del mondo, è composta da strade tortuose e discese ripide ed improvvise: una sfida e allo stesso tempo una gioia per gli appassionati di guida, motociclisti e ciclisti, le cui fatiche vengono ben ricompensati dalle vedute mozzafiato.

Se decidete di lanciarvi all'avventura, tenete presente che alcuni tratti della strada vengono chiusi in inverno per il maltempo: in Romania può nevicare anche a primavera inoltrata, quindi è sempre meglio tenere sotto controllo il meteo locale.

Naturalmente noleggiamo auto anche in Romania! Collaboriamo con Alamo, Europcar, Avis, ECO rent a cae, Thrifty e Sixth in 14 località, aeroporti compresi. Atterrate a Bucharest se volete seguire le orme dei vampiri, meglio a Timisoara se preferite esplorare il nord (per vedere il bel Merry Cemetery di Sapanta).

Scopri la misteriosa fortezza sul precipizio alla guida della tua auto!

Qui sotto, un pittoresco angolo della bella Sighişoara.

21 August 2006 » Sighişoara