La festa è cominciata alle 12 del 6 luglio con con grandi celebrazioni, l’esplosione del Chupinazo, il razzo pirotecnico che segna l’inizio ufficiale di San Fermín.
Inizio della festa di San Fermín, in Playa Ayuntamento. Foto su Flickr di bOOlingas |
Com’è tradizione, la folla si raduna in Plaza Ayuntamiento: anche il sindaco è presente e saluta la folla dal balcone che dà sulla piazza. Una persona, nominata a caso, sale sul palco e pronuncia il rituale “¡Pamploneses, Pamplonesas, Viva San Fermín! Gora San Fermín!” (“Gente di Pamplona, lunga vita a San Fermín!”); al grido della folla “¡Viva!" e "¡Gora!”, il Chupinazo viene sparato in aria e fiumi di vino rosso e champagne alleviano l’insopportabile calura estiva. I fazzoletti rossi, che prima del rito sono tenuti in aria, vengono legati al collo e si dà il via alla festa, che proseguirà ininterrotta per nove giorni, fino al 14 luglio.
Perché il fazzoletto rosso? Sitratta di un simbolo religioso. Durante le cerimonie in cui un santo viene onorato, se tale santo ha subito il martirio per via delle sue opinioni, i sacerdoti si vestono di rosso. Ecco perché il fazzoletto rosso è diventato un simbolo ed è una tradizione molto più antica del vestirsi di bianco, costume introdotto di recente.
Un'altra teoria è quella secondo la quale il fazzoletto rosso servirebbe ad eccitare i tori, seguendo la credenza popolare.
Le corse dei tori, encierros in spagnolo, sono l’attrazione della festa, nel bene e nel male. Ogni anno infatti, la festa è sommersa da un mare di polemiche da parte degli animalisti:
Un’altra tradizione è la processione religiosa, che parte dalla chiesa di San Lorenzo il 7 luglio alle dieci di mattina. La processione attraversa la cittadina in pompa magna e torna nella chiesa, dove riposano i resti di San Fermìn.
Uno dei famosi "giganti" di San Fermín |
La festa si conclude con il rituale canto “Pobre de mì”, che la folla inizia a cantare a mezzanotte precisa, con tanto di candele nell’aria. Al contrario della cerimonia iniziale, si tratta di un evento più tranquillo, al quale possono partecipare anche i bambini: complice anche la stanchezza collettiva!
La folla si raduna per cantare Pobre de mì, che segna la fine della festa di San Fermín |
Sebbene non abbia molto senso recarsi a Pamplona al di fuori di questi nove giorni di tripudio collettivo, è comunque un peccato non visitarla bene: Pamplona è l’antica capitale del Regno di Navarra ed è una città molto antica, ricca di monumenti e storia, soprattutto per quanto riguarda l’architettura religiosa – senza contare i numerosi parchi che puntellano la città! Meritano una visita i giardini giapponesi di Yamaguchi park (qui sotto).
Yamaguchi Park, Pamplona. |
Cattedrale di Santa Marìa de Navarra a Pamplona |
Ecco la bella galleria di foto di Repubblica dedicata all'inizio delle celebrazioni di Pamplona.
Fuochi d'artificio alla festa di San Fermìn |
Non ci sono voli diretti per la città di Pamplona. Ci sono voli interni da Barcellona o Madrid, oppure ci si può arrivare facilmente con due ore di macchina da Bilbao. Per maggiori informazioni visitare la nostra pagina sul noleggio auto Spagna!
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